Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le tre vie della pittura

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Caroli, Flavio 20 occorrenze

Le tre vie della pittura

sollievo con parole di conforto. Una quarta figura, da dietro, volta la testa perché il turbamento per quanto accade è eccessivo, mentre altre due

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unità tonale in questa veduta, e nello stesso tempo la luce è completamente sconvolta, perché squarci luminosi si aprono nella parte sinistra del dipinto

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immaginare la propria testa appena spiccata dal corpo. Caravaggio c’è riuscito, e il miracolo, perché c’è qualcosa di sovrumano in ciò che fa Caravaggio, è

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un autoritratto fatto a memoria. E allora, se così fosse, le emozioni diventerebbero travolgenti, perché tutto questo vorrebbe dire la vita com’era

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ulteriormente sovrumano, perché quella di Rembrandt diventa una luce che, umanizzata e naturalizzata con Caravaggio, va addirittura al di là del naturale.

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. Rembrandt non ha dipinto molti paesaggi nel corso della propria vita, ma quelli che conosciamo arrivano a veri e propri miracoli di alchimia, perché

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alla morte, ed è un’immagine di emozioni e bellezza assolute, perché è tutta oro, ed è oro insanguinato, non oro che scintilla come in Rembrandt, ma

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’invenzione e la rivoluzione impressioniste. Siamo quasi lì, ma non ci siamo ancora, perché Corot è la preparazione immediata della pittura francese verso

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, che le psicologie le discioglie nella luce, perché la luce e solo la luce è la sua protagonista, la luce che continuamente scorre e tutto divora.

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soltanto un traguardo volante, perché sicuramente il discorso non si ferma qui. Gettando uno sguardo nel futuro, che già 39. James Turrel, Sky Window

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rappresentare con regole ormai definite ciò che vede fuori di sé, ma che anzi un colossale impegno è ancora tutto da affrontare, perché è dentro di sé che si

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diventa profonda umanità, perché in lui c’è di meraviglioso anche la luce, una luce palpitante, che si posa sulla mano dell’ecclesiastico, sulla sua

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conoscenza, perché troppo diretta è l’ispirazione per il suo Fanciullo morso da un ramarro (cfr. fig. 11), che abbiamo visto nel capitolo precedente

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Dopo Caravaggio e Rembrandt, dovremmo parlare del Barocco, ma vorrei, invece, sorvolare su questo periodo, perché nel Barocco la teatralizzazione

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normalità. Questo ritratto è di per sé un romanzo. Per il secondo esempio, vorrei andare in terra di Francia, perché in questo paese, che è detonatore

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del dottor Gachet. Collezione privata. perché, pittoricamente parlando, anticipano ciò che il realismo, per esempio con Courbet, farà da lì a poco, ma

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secolo ponte tra il mondo moderno e il mondo contemporaneo. Ecco perché dedicheremo questo ultimo capitolo all’arte del Settecento, e inizieremo

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, immaginato perché riferito a una persona vissuta quasi due secoli prima, dimostra una straordinaria profondità d’intuito psicologico. L’intellettuale

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“fortunate” perché il genere piacque molto, per la grazia leggera delle immagini, e per l’abilità pittorica nel rendere la lucentezza morbida di rasi e sete

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scrive per il teatro L’opera del mendicante, che si può definire il primo musical della storia, perché composto parte di recitativo, parte di musiche

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